Kobe Bean Bryant è stato un giocatore di basket statunitense considerato uno dei migliori della storia. Kobe è cresciuto in Italia imparando i fondamentali europei e a 13 anni, tornato in America, ha avuto la possibilità di combinare la sua fantasia di gioco e il basket americano ai fondamentali imparati in Europa.
Parlando in termini di statistiche Kobe e stato il 4° miglior marcatore della storia della NBA con 33 643 punti segnati. Nella sua carriera si è distinto anche per la sua abilità da leader. Si è ispirato molto a Michael Jordan, sia nello stile di gioco che nella mentalità, tanto che lo stesso Jordan si è complimentato con lui per la sua carriera oltre a sostenere di «avere rivisto in Bryant molto di sé stesso». Nel 1996, non ancora maggiorenne, fece il debutto nel Draft NBA saltando la università anche se scuole prestigiose come Kentucky e Duke gli avevano proposto borse di studio. Venne scelto dagli Charlotte Hornets anche se poco dopo cedettero i diritti ai Lakers. Il 13 novembre 1996 debuttò contro i Minnesota Timberwolves. All’epoca era il debuttante più giovane nella storia dell’NBA a 18 anni e 72 giorni. Nel 2000-2001 Bryant si prese maggiori responsabilità iniziando a superare il leggendario Shaquille O’Neal nella gerarchia della squadra.
Kobe non era solo un campione in campo, ma era anche un padre di famiglia con 4 figlie di cui una, Gianna, di soli tredici anni, deceduta insieme al padre e ad altre sette persone il 26 gennaio 2020, quando l’elicottero su cui volavano fatalmente si schiantò.
Di lui, del campione e dell’uomo che è stato, i suoi tifosi e non solo si ricorderanno sempre.
(Daminao Lumachi, 2F)